Il Dottor Sorriso incontra i ragazzi del Liceo Curie

a.s. 2021/2022 - Articolo del Prof. Alessandro Capris

Partendo dal suggerimento di un’alunna della 2BU, il 22 aprile abbiamo organizzato un incontro con il dott. Jankovic, noto ematologo dell’Ospedale San Gerardo di Monza conosciuto anche come Dottor Sorriso, e il fotografo Rossetti. Attraverso le immagini presentate con a tema i ragazzi ammalati di leucemia ed il loro percorso di guarigione (tratte dai libri che poi sono stati regalati agli alunni), il dottor Jankovic ci ha raccontato una serie di episodi in cui è emersa una interessante modalità di approccio alla malattia: il malato non è solo una “macchina da sistemare”, ma una persona che deve essere accolta nella sua interezza; la guarigione non è solo del corpo ma anche della persona. È questa una sfida questa che noi, sia insegnanti sia studenti, sappiamo bene essere importante anche nella dinamica scolastica: non siamo solo in un luogo dove è necessario “riempire” il cervello dei nostri ragazzi, ma soprattutto in un luogo in cui c’è il bisogno di accompagnare la crescita umana sia dei docenti sia degli studenti.

Ascoltando i racconti del dottore, una delle domande che i ragazzi hanno posto al dottore è stata quella sul rapporto con la sconfitta, ossia la morte del paziente. A questa domanda il dottor Jankovic ha narrato alcune esperienze da lui vissute, in cui ci ha sottolineato come l’importante sia fare tutto il possibile per accompagnare il paziente a vivere bene la vita che ha da vivere, aiutandolo a vivere fino in fondo il momento. Solo così il dolore per la morte non diventa il peso insostenibile di una sconfitta, ed anche i genitori possono essere aiutati a rappacificarsi con un evento tragico.

Abbiamo ripreso poi in classe cercando di approfondire i numerosi spunti di riflessione emersi, lasciandoci guidare da una domanda fatta da uno studente: “Prof, cosa voleva dirci con questo incontro?”.

La discussione con le varie classi ci ha portato ad affrontare e condividere diversi aspetti, di cui per semplicità ne riassumo alcuni:

  1. Ognuno di noi può avere una sua leucemia (può essere una malattia, possono essere i genitori che si separano o che litigano, può essere una violenza subita, può essere la morte di qualcuno che ci è caro, può essere un abbandono subito, oppure un tradimento, una paura, un disagio, l’isolamento innaturale che abbiamo vissuto in questi due anni difficili e così via). Che presente viviamo e che futuro ci attende?
    Ecco proprio ora ci serve poter vedere le esperienze e le testimonianze che abbiamo ascoltato: ci hanno detto che un momento brutto e faticoso come la leucemia (qualsiasi leucemia) non è per forza negativo (“negare” cioè che nega noi stessi ed il nostro desiderio di essere felici), ma può diventare positivo (parola che deriva da latino ponere e che non significa una cosa facile e felice, ma indica il porre qualcosa sul nostro cammino umano, alla nostra coscienza). Nelle storie che abbiamo ascoltato la malattia è diventata una via di crescita umana della persona.
  2. La fatica è dolorosa ma può diventare un’occasione di crescita, di scoperta di noi stessi, delle nostre risorse. Questo è possibile in un percorso accompagnato, non possiamo da soli ma abbiamo bisogno di “dottor Jankovic” che sappiano andare oltre al semplice malfunzionamento del nostro corpo.
  3. Ognuno di noi può essere quel “dottore” che attraversa la debolezza del compagno per scoprire, accogliere ed accompagnare la bellezza che si cela dietro quel dolore che può far paura.
  4. È sempre possibile essere al timone della nostra vita. Insieme la si può affrontare e la si può vivere, al di là dell’esito che a volte non è scontato. Lottare ne vale sempre la pena ed insieme si lotta meglio. Vincere è possibile. Dobbiamo cercare quei “dottori” che ci aiutino a vivere fino in fondo la vita, lottando insieme a noi per il nostro bene, senza dimenticare la fatica ed il dolore.

In allegato anche l'articolo, dedicato all'evento, apparso sulla Prealpina il 4 Maggio 2022.

Allegati

Articolo Prealpina - Dottor sorriso incontra gli studenti del Curie.jpg